sabato 15 settembre 2012

Rugby: Il week-end ovale di Sky e SportItalia

Questi gli appuntamenti televisivi per il rugby del fine settimana












sabato 15 settembre - SportItalia 2, ore 19.00 (diretta)  - Benetton - Leinster

martedi 18 settembre - SportItalia 2, ore 04.00               - Zebre - Connacht (replica)















sabato 15 settembre - Sky Sport 2, ore 9.25 (rep h. 13.55 SS3)   - All Blacks - Sudafrica

sabato 15 settembre - Sky Sport 3, ore 11.50 (replica ore 18.30) - Australia - Argentina















sab. 15 settembre - Sky Sport 3, h 16.25 (r. 16/09 h 3.15 SSExtra) - Saracens - L. Tigers


sabato 15 settembre - Sky Sport 2, ore 11.30 - Speciale Rugby Dominguez Camp 

grazie a Dotrugby.it per le immagini

giovedì 13 settembre 2012

Rugby: adidas presenta le nuove divise della Federazione Italiana Rugby


In anteprima presentata la campagna “vocidelrugby” e lo spot televisivo con i campioni della nazionale di Rugby e due ospiti speciali: Daniele De Rossi e Danilo Gallinari
settembre 2012
Da oggi il rugby italiano veste adidas, e lo farà fino al 2017. E per la prima volta la divisa della FIR sarà completamente azzurra: maglia, pantaloncini e calzettoni. Presenti al lancio gli atleti azzurri Mirco Bergamasco, Tommaso Benvenuti, Simone Favaro, Giulio Toniolatti, Alberto Sgarbi, Edoardo Gori. Per sostenere il lancio della nuova maglia, adidas ha presentato la piattaforma di comunicazione “voci del rugby” che darà la possibilità a tutti gli appassionati dello sport azzurro di far sentire la propria voce e realizzare il mantra del rugby italiano.
La nuova maglia
Design - La novità è rappresentata dal “total color” azzurro e dalle tre strisce platino che ruotano intorno alla spalla per maggiore visibilità in ogni fase del gioco. Il colletto è bianco con la bandiera italiana ricamata sul retro e il logo è quello ufficiale FIR che ritorna sulle maglie dopo molti anni.
Tecnologie
ForMotion™ - Attraverso l’inserimento di tessuti tridimensionali ed elastici si adatta perfettamente al corpo dell’atleta e migliora la vestibilità della maglia allo scopo di ottimizzare i movimenti e la comodità, aumentando la libertà di azione.
ClimaCool™ - Assicura migliore traspirabilità e consente di mantenere una temperatura corporea ideale anche sotto sforzo. 


Campagna di comunicazione Voci del rugby
Per il rugby italiano è arrivato il momento di far sentire la propria voce ed è questo il punto di partenza di un progetto di comunicazione declinato su TV, Internet, Mobile, oltre agli altri media tradizionali. Le voci del rugby sono le voci dei giovani che si avvicinano a questo sport per la prima volta o lo praticano da anni, ma anche di chi pratica altri sport. Le voci sono state raccolte attraverso interviste e oggi le ritroviamo all’interno della campagna televisiva. Ma questo sarà solo il punto di partenza. Le voci saranno raccolte attraverso un sito web e un’applicazione per smartphone.


TV - Lo spot televisivo ha per protagonisti molti giocatori della nazionale di rugby, tra cui Mirco e Mauro Bergamasco, Sergio Parisse, Gonzalo Canale, Tommaso Benvenuti, Martin Castrogiovanni e un gruppo di ragazzi che pratica il rugby. Non ci sono attori, ma solo sportivi, e le voci fuori campo sono state raccolte all’interno di cinque scuole rugby dal nord al sud d’Italia, dove abbiamo incontrato i ragazzi e li abbiamo intervistati. La colonna sonora è di DumBlonde, una dj che ha mixato suoni veri dal campo da gioco, creando un brano coinvolgente e in linea con le tendenze musicali più all’avanguardia. Per lei anche un cameo nello spot insieme a 2 stelle dello sport italiano, oltre che testimonial adidas: Daniele De Rossi e Danilo Gallinari.
Sito vocidelrugby.com – Accedendo al sito, tutti quelli che amano il rugby avranno la possibilità di registrare un messaggio e pubblicarlo in uno speciale “stadio delle voci”, accessibile anche da facebook e da una mobile app sviluppata per iPhone e Android. Le frasi più belle andranno ad aggiungersi a quelle già presenti nello spot, per creare una versione estesa del brano: un vero e proprio “mantra”, che verrà suonato in occasione dei prossimi impegni della nazionale. Su vocidelrugby.com si potranno ascoltare anche tutti i contributi audio raccolti nelle squadre giovanili che non hanno trovato spazio nello spot.
Le voci dello spot televisivo sono dei ragazzi di cinque scuole rugby italiane. Le frasi esprimono in un linguaggio moderno e contemporaneo valori e aspetti del rugby di sicuro interesse. Eccole:
- Nessun dubbio, nessuna esitazione, nessun cedimento. - claudio t. (roma)
- Non ti puoi arrendere. - francesco p. (roma)
- Noi mettiamo la testa in posti dove tu non metteresti nemmeno i piedi. - stefano s. (monza)
- Corri tanto ma non scappi mai - duccio c. (firenze)
- O hai la palla o non ce l’hai, non c’è molto da capire - stefano t.  (milano)
- Se sai uscire da una mischia sai uscire da qualunque casino… - francesco b. (roma)
- Un pallone ovale va dove vuole lui - giacomo m. (milano)
- L’avversario non è un nemico - massimo r. (firenze)
- Siamo più che compagni di squadra. - pietro s. (roma)
- Siamo fratelli - guglielmo c. (milano)
- Uniti dalla stessa maglia. - andrea s. (firenze)
La campagna di comunicazione è stata ideata e realizzata dall’agenzia Creativa BCube.
Al progetto ha lavorato un team guidato dal direttore creativo esecutivo Francesco Bozza e composto da Andrea Marzagalli (art), Andrea Stanich (copy e client creative director), Sergio Spaccavento (direttore creativo associato).
La regia dello spot è di Matteo Bonifazio per la cdp Movie Magic.
La soundtrack è di DumbBlonde (LuckyBeard rec) adattata al film da Gianfranco Clerici (Executive Producer Screenplay). Le foto della campagna stampa sono di Sebastiano Pessina.
Lo sviluppo del sito e delle app è a cura di Van Gogh.

a questo link la pagina ufficiale della collezione con tutti i modelli e i video degli spot


Café Racer (but not only) corner: Guzzi Bellagio Café Racer

Moto Guzzi Bellagio Café Racer con elementi in alluminio Alu-Tanks





























































Thanx to Rocket Garage

Pin-up: Tiki Pin-Up. Vanessa Diaz



thanx to Rocket Garage

mercoledì 12 settembre 2012

Rugby: IN RISPOSTA A STEFANO IL NERO

Oggi avevo ricevuto e pubblicato questo editoriale de "Il Nero Il Rugby".

A stretto giro di posta arriva la risposta di Stati Generali, sostenitori del candidato Gianni Amore.
Riporto anche questa senza alcun commento, in attesa di un'eventuale risposta dei sostenitori del candidato Alfredo Gavazzi, che sarà riportata allo stesso modo.


Dal Blog il Nero il Rugby

http://networkedblogs.com/C1svz

Molto apprezzabile esporsi in prima persona, molto di più se questo lo fa un blog d’opinione, perchè non si traveste da falso pluralista e viene allo scoperto mostrando un colore che illusoriamente si sperava non avesse, (speravamo di trovare spazio sul suo blog anche noi)….invece il colore ce l’ha è bianco/verde con un grassetto e una sottolineatura blu!

Da responsabile marketing della campagna di Gianni Amore, non ho il problema dell’imparzialità e devo fare il pompiere ogni volta che succede qualcosa che può mettere nella luce che non merita, il candidato che sostengo, sperando che non siano questi ultimi appelli a cambiare un esito elettorale rincorso faticosamente per mesi.

Vorrei quindi  sapere da Stefano il Nero, cosa può avere di meno Gianni Amore rispetto ad Amerino Zatta, se togliamo Vittorio Munari e la Benetton.

Molte cose del programma sono comuni, altre sono state introdotte da Amore per primo, ognuna descritta dettagliatamente, altre ancora assolutamente innovative, più inerenti alla parte industriale, materia di sicura competenza del manager Benetton.

Gianni Amore ha una voce sentita in più occasioni (il dirigente trevigiano è meno mediatico), usa un italiano senza inflessioni meridionali che lo potrebbero, far ritenere la non migliore espressione della 8° potenza economica mondiale (se non ci retrocederanno anche lì!).

Insomma, se Zatta fosse da solo sarebbe ancora da preferire ad Amore?

Una domanda retorica, considerando anche il fatto che non aver giocato a rugby, non è un dettaglio da niente!

Allora vuol dire che lo si vota perchè c’è  Munari o perché la famiglia trevigianadà garanzie al movimento col suo carisma industriale e finanziario, che insomma dietro uno c’è sempre qualcun’altro e che quindi è inutile valutare le persone fine a sè stesse e qui non voglio tirare in ballo l’altro candidato, altrimenti facciamo notte!

Si deve credere che ancora una volta siamo pronti a decentrare la gestione del movimento su parametri troppo vicini all’alto livello, che chiamiamo in soccorso gli uomini forti…..

non va bene, lo ripetiamo da mesi

il movimento italiano deve crescere con le sue gambe, con le sue forze, impiegando i tempi necessari.

Le scelte di Gianni Amore non sono meno ambiziose di quelle di Zatta o Gavazzi, ma è l’unico candidato che ha il coraggio di annunciare che il rugby italiano ha bisogno di una cura da cavallo, che implica una ripartenza quasi da zero come ha fatto il Galles dieci anni fa, per fondare delle basi che collochino l’Italia a livello internazionale, come sta succedendo all’Argentina.

L’unico mattone vero e indiscutibile è la base, è tutto il movimento italiano di cui Treviso è una parte ed una parte eccezionale avulsa dalla normalità.

Ma ci rendiamo conto della difformità che costituiscono i 23 convocati in nazionale tra i Leoni? Dove trovare il senso per far convivere l’attività della nazionale con quella di un solo club unico in Italia, su cui si concentrano questi numeri?

Ma ci rendiamo conto di che consistenza può avere una nazionale che non riesce a pescare giocatori da un territorio lombardo, piemontese, toscano, laziale, campano, siciliano dove giochino abitualmente?

Il rugby italiano non è all’altezza della Benetton che ha mezzi e uomini adatti per un livello che le Zebre, che non sono una squadra, stanno penosamente cercando di raggiungere con degli arraffazzonamenti, frutti della improvvisazione italiana, in uno sport che non la ammette.

Stiracchiare il rugby italiano verso quei livelli di organizzazione ed efficienza di cui necessita, attraverso gli interventi di persone competentissime, ma che non frequentano le zone di confine, non porterà i risultati sperati, perché sono ambiti da riformare da zero, con la creazione di modelli replicabili in ogni regione, non solo in Veneto.

Ciao Stefano, porta pazienza, ma abbiamo poche carte e solo quelle ci possiamo giocare
Bruno Giovetti

Rugby: il programma (con copertura TV) del 3° turno di RaboPro12

RabodirectPro12, tramite il suo account Twitter, ha diffuso il calendario del terzo turno di RaboPro12, con tanto di copertura televisiva (assente per la partita delle Zebre)









Rugby: ANDARE FINO IN FONDO. PER AMERINO ZATTA PRESIDENTE FIR PERCHE' TUTTO IL RUGBY DEVE VINCERE

Ricevo da IlNeroIlRugby e pubblico.


Andare fino in fondo, pare essere questo il  vero tema che appartiene a molte Società di rugby chiamate il prossimo sabato al confronto prima ed alla elezione poi del nuovo Presidente della FIR. Capiamoci subito, questo blog non ha problemi di equidistanza, anche perchè sarebbe ridicolo o peggio "sospetto" che un media di opinione e commento quale è Il Nero Il Rugby mancasse nella espressione della propria opinione o preferenza in un frangente di questo tipo. Andare fino in fondo, si diceva, perchè è vero, anzi indispensabile, che tutte le risorse che si sono confrontate in queste poche settimane concesse alla presentazione di candidature e programmi un domani  lavorino insieme ma è sempre più evidente che questa cosa appartiene solo al giorno dopo, al 16 settembre, perchè eleggere un Presidente o un altro non è la stessa cosa, anzi tutt'altro. Andare fino in fondo significa eleggere un Presidente che rappresenti davvero la innovazione nel/del movimento, un Presidente che sia uomo del rugby nazionale ma conosca a fondo anche fuori dai nostri confini, che abbia al centro del suo programma la innovazione del movimento ma che conosca i delicati equilibri che lo compongono, sappia decidere e/o moderare la sua azione in funzione del movimento stesso e non dei suoi personali risultati. Ci serve un Presidente che sappia ma prima di tutto voglia essere interlocutore nella FIR e non padrone della FIR, sappia essere decentratore e non accentratore, voglia veramente rappresentare le Società dell'intero mondo del rugby e non la squadretta degli amici suoi o, come detto da altro aprendo improvvidamente una inopportuna campagna elettorale, la sua "cordata". Andare fino in fondo perchè è palese che certe parole d'ordine sconosciute fino a qualche mese fa come "centralità delle Società" adesso sono opportunisticamente sbandierate da chi con quelle parole dimostra poi di non saperci cosa fare, proprio per questo bisogna andare fino in fondo.. 
Per questi e per mille altri motivi mi sento di chiedere a chi passa da queste parti ed è nelle condizioni di farlo, a chi sabato sarà nel Salone del CONI a decidere le sorti italiane dello sport più bello del mondo, di appoggiare, sostenere e votare Amerino Zatta per il prossimo mandato di Presidenza della FIR. 
Ci sono parti del suo programma che non sono rimandabili: riportare nei progetti e nelle azioni della FIR, "la centralità alle Società" , dare in questo senso agli Stati Generali la discussione sul futuro del rugby, portare i contributi che la FIR percepisce a livello internazionale nella disponibilità di tutti i club grandi e piccoli ai fini di Promozione e Sviluppo, demandare molti compiti delle Accademie alle Società sul territorio, programmare una didattica nazionale e quindi diffusa sul territorio, decentrare ai Comitati la maggior parte degli aspetti tecnici ed organizzativi. Sono questi solo alcuni dei temi veri e concreti proposti da Zatta, idee che possono garantire sviluppo e crescita a tutto, ripeto TUTTO, il movimento del rugby. Dopo aver avuto una programma di lavoro così magari avremo anche un numero di giocatori sufficienti per la terza franchigia in Pro12 e ci concederanno pure i Mondiali 2023, ammesso che siano veramente questi gli obiettivi del nostro rugby! 
Andare fino in fondo ed eleggere Amerino Zatta alla Presidenza perchè non può bastare che il suo programma abbia di fatto già vinto, adesso deve vincere anche il rugby, di ogni paesino, di ogni città, TUTTO il rugby ora deve vincere.

martedì 11 settembre 2012

Rugby: Azzurri in raduno a Bologna, ma senza faticare. Brunel ne convoca 31



Jacques Brunel, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha convocato trentuno giocatori per partecipare, dal 23 al 24 settembre presso il Royal Carlton Hotel di Bologna, ad un raduno di presentazione degli obiettivi per la stagione sportiva 2012/13. Nel corso del raduno non sono previsti allenamenti sul campo.
Unico esordiente tra i convocati il flanker della Benetton Treviso Francesco Minto, già più volte selezionato in passato da Brunel ma ancora in attesa di fare il proprio debutto in maglia azzurra dopo aver partecipato al tour estivo in Sud e Nord America saltando, per problemi muscolari, i tre test-match disputati dall’Italia.


Il resto dell'articolo, con l'elenco dei convocati, su OnRugby.it

lunedì 10 settembre 2012

London 2012 Paralympics: Italy results & medals (day 11, final)


E così, anche quest'edizione delle Paralimpiadi 2012, così come le Olimpiadi un mese fa, va in archivio.
Oggi non arriva nessuna medaglia per l'Italia, ma c'è l'emozione di vedere Alex Zanardi porta bandiera della spedizone azzurra

In questo video RAI la cerimonia di chiusura.
Il medagliere azzurro finale, quindi, è questo:

Sport
Gold
Silver
Bronze
Total
981128
Archery1102-
Athletics2316-
Cycling - Road43310-
Swimming2057-
Table Tennis0101-
Wheelchair Fencing0022-

E adesso... pronti per Rio 2016!